Microchirurgia della cataratta con Ultrasuoni e Laser

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L’intervento chirurgico per la cura della cataratta:

L’intervento consiste nell’asportazione della parte di cristallino diventata opaca e nell’impianto di una lente sostitutiva in materiale plastico (cristallino artificiale o IOL, Intra Ocular Lens).

L’obiettivo è sostituire il cristallino preservandone la capsula naturale che è costituita da un involucro sottilissimo di soli 5 micron di spessore. Tale membrana delicatissima va preservata per potervi inserire il cristallino artificiale. La sostituzione chirurgica del cristallino può essere effettuata con vari metodi e nel corso del tempo la procedura è andata incontro a diverse evoluzioni.

Negli ultimi anni la novità è rappresentata dal laser a femtosecondi, che divide il cristallino in tanti piccoli blocchi, per poi aspirare il materiale da rimuovere senza dover usare gli ultrasuoni per fluidificarlo, come avveniva in precedenza. Gli ultrasuoni pur efficacissimi possono essere più traumatici per i tessuti oculari del femtolaser.  Il laser a femtosecondi offre molti vantaggi in termini di precisione e sicurezza. È chirurgia robotizzata dalla precisione sempre ripetibile che agisce con precisione di micron e prima dell’intervento acquisisce con uno speciale OCT ( uno strumento diagnostico laser) la conformazione esatta dell’occhio del paziente per guidare la chirurgia, in seguito, con assoluta sicurezza.

Lo strumento emette una luce a infrarossi della durata di un femtosecondo, che genera il taglio della cornea e l’apertura della capsula contenente il cristallino. Questo viene quindi diviso in tanti piccoli cubi che vengono quindi aspirati agevolmente, pur preservando la preziosa capsula.  Il laser permette di intervenire con accuratezza e precisione, anche grazie alla ricostruzione tridimensionale dell’occhio, effettuata in fase pre-operatoria mediante tomografia ottica computerizzata (OCT).

Inoltre con la tecnologia femto laser molte fasi della chirurgia vengono eseguite senza dovere penetrare all’interno dell’occhio poiché la luce laser vi agisce senza la necessità di creare aperture. Solo in seguito e per brevissimo tempo si useranno le incisioni laser per aspirare il cristallino frammentato o e impiantare la nuova lente.

Il trattamento della cataratta è doloroso o pericoloso?

Oggi l’intervento di cataratta non è pericoloso, è indolore, in anestesia locale con gocce, di breve durata.

Viene effettuato sotto microscopio operatorio e richiede una sufficiente collaborazione del paziente. È sempre consigliabile non rinviare eccessivamente il momento dell’intervento per evitare che la cataratta assuma una consistenza troppo elevata.

Quali pazienti possono effettuare il trattamento della cataratta?

Il momento in cui intervenire è in rapporto al grado di evoluzione della cataratta e al disagio visivo che essa comporta al paziente: la maggior parte degli oculisti consiglia l’intervento chirurgico quando la cataratta inizia a compromettere la qualità della vita o a interferire con le normali attività quotidiane, come leggere o guidare di notte.

Follow up

L’occhio operato deve restare coperto per un giorno. Dopo alcuni giorni si ha già un recupero visivo soddisfacente, che dopo 10-15 giorni può essere completo e permettere eventuali correzioni dei difetti visivi residui.

In taluni casi, a distanza di mesi o anni, è possibile l’opacizzazione della capsula in cui è inserito il cristallino artificiale (la cataratta secondaria): un veloce trattamento ambulatoriale con uno specifico laser (YAG laser) risolve il problema definitivamente.

Sono previste norme di preparazione al trattamento?

Il paziente deve sospendere l’assunzione di farmaci controindicati e instillare regolarmente i colliri prescritti.

È necessario presentarsi con il viso perfettamente lavato, senza trucco, accompagnati. È richiesta la presenza domiciliare di una persona valida e responsabile almeno per la prima notte

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