Chirurgia refrattiva con Laser ad eccimeri, Femto-Lasik e SMILE

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Che cosa è la Chirurgia refrattaria con Laser a eccimeri?

Il laser a eccimeri permette di rimuovere parti microscopiche del tessuto della cornea, modificando la forma della zona più importante per la messa a fuoco (zona ottica) e migliorando anche il profilo della cornea periferica circostante. Grazie all’energia creata dal laser si produce una “evaporazione” del tessuto bersaglio senza danneggiare i tessuti circostanti. Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, impossibile per la mano umana, nell’ordine di micron (millesimo di millimetro) per ogni colpo emesso e con una riproducibilità non raggiungibile a tutt’oggi da nessun altro mezzo.

Come funziona il trattamento?

Il giorno dell’intervento il medico specializzato eseguirà un controllo del vostro stato di salute ed eseguirà un ulteriore controllo di sicurezza dei dati clinici della vostra cartella clinica. Una volta finiti gli accertamenti il nostro personale infermieristico dedicato si prenderà cura di somministravi le terapie indicate dal vostro chirurgo e di fare la preparazione all’intervento.
I pazienti possono mangiare e bere normalmente prima del trattamento.
È importante essere ben struccate e non profumate (i vapori di alcool infatti possono interferire con il raggio laser); evitare i profumi e dopobarba alcolici.
È senz’altro consigliabile presentarsi con un accompagnatore, in considerazione del fatto che dopo il trattamento non è consigliabile la guida; la lacrimazione unita all’insofferenza alla luce la renderebbe pericolosa.
È inoltre importante riportare tutti gli esami preliminari eseguiti in precedenza.
Normalmente l’intervento viene eseguito per entrambi gli occhi nella stessa seduta operatoria. In casi particolari il chirurgo può decidere di eseguire gli interventi separatamente in due sedute diverse.
Tutte le tecniche vengono abitualmente eseguite in ambulatorio, con anestesia topica (gocce).
È importante sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto per almeno 15 giorni prima della visita in modo di presentare le caratteristiche oculari nel modo più inalterato possibile.
Prima dell’intervento è preferibile sospendere le lenti a contatto per almeno 15 giorni.

Quali sono i vantaggi?

Dopo oltre 20 anni di esperienza l’incidenza di complicanze legate all’intervento è estremamente bassa. La chirurgia refrattiva è un trattamento estremamente preciso e oggi può essere considerata una tecnica efficace e sicura, perché l’intervento elimina o riduce marcatamente i difetti di vista nella maggior parte dei pazienti.
Questi risultati si ottengono se gli interventi sono eseguiti da chirurghi ben preparati ed in centri altamente specializzati. È fondamentale che l’équipe sia formata da professionisti esperti, che eseguano un’approfondita valutazione e selezione del paziente e sappiano escludere i pazienti non idonei all’intervento, selezionando solo i casi in qui si può attendere un buon risultato.
Va rilevato, anche, che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione dei soli difetti di refrazione, ma non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista. Ad esempio, un miope con alterazioni retiniche che compromettono parte della sua funzionalità visiva non può sperare di vedere risolto questo problema da un intervento chirurgico a scopo refrattivo né l’intervento può costituire un trattamento preventivo per eventuali, possibili, successive complicanze retiniche.

Quali pazienti possono effettuare la Chirurgia refrattiva?

La scelta della tecnica non avviene in modo arbitrario ma si basa su un accurato studio delle caratteristiche dell’occhio (diottrie, curvatura e spessore corneale, aberrazioni ottiche) e del paziente. Non tutte le tecniche sono adatte a tutti i pazienti ed esistono casi specifici in cui talune di queste tecniche non sono applicabili. È il caso dei pazienti con ambliopia (occhio pigro) per i quali è improbabile che si possa, dopo l’intervento, migliorare l’acuità visiva. In tutti gli altri casi, la selezione dell’intervento adatto viene svolta in modo personalizzato in modo di ottenere il maggior beneficio con il minor rischio operatorio.
Infine è fondamentale segnalare che non tutti i pazienti sono operabili con questo tipo di chirurgia, motivo per il quale è importantissima una corretta selezione del paziente che avviene durante la visita pre operatoria che deve essere il più accurata e completa possibile.

La Chirurgia refattriva è dolorosa o pericolosa?

L’esame non è di tipo invasivo (senza il contatto con il paziente) e non si sente dolore. Consiste solo in fissare una luce o mira di fissazione durante la rilevazione, a questo punto l’aberrometro acquisisce immagini dell’occhio che vengono elaborate per determinarne le caratteristiche ottiche della cornea e della parte interna. L’esame dura solo qualche secondo e nella maggior parte dei casi non comporta l’istillazione di gocce. Non utilizza alcun tipo di radiazione ne raggio nocivo all’occhio, Possono eseguirlo anche le donne in gravidanza.

Sono previste norme di preparazione all’intervento?

Prima dell’intervento si richiede al paziente di sospendere l’uso delle lenti a contatto almeno nei 3-4 giorni prima dell’intervento è consigliabile non utilizzare cosmetici. Eventuali terapie oftalmologiche e non (pillola anticoncezionale, terapie ormonali) devono essere comunicate e concordate con l’oculista.

Cosa succede dopo l’intervento?

Al termine della procedura viene prescritta una terapia a base di colliri e compresse. Fin dal giorno dell’intervento il paziente è tenuto a praticare con estremo scrupolo le medicazioni prescritte nelle modalità indicate.
Vengono effettuati controlli postoperatori (forse meglio parlare di medicazioni post operatorie) durante i primi 4-5 giorni successivi all’intervento; questi controlli sono assolutamente necessari per valutare l’andamento dell’intervento e sono obbligatori. La negligenza nel seguire la terapia postoperatoria e le scadenze dei controlli specialistici può influenzare il risultato finale ed essere causa di complicanze.
Dopo l’intervento occorre osservare almeno tre giorni di riposo, evitare la lettura, la TV e avendo cura di dormire almeno 10-12 ore per notte, al fine di accelerare il processo di guarigione . È preferibile evitare qualsiasi massaggio o strofinio oculare.

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